BLOCCO LINGUISTICO: COS'È E COME SUPERARLO
(Foto presa dal web)
Eccomi qui tornata con il primo articolo del periodo natalizio: oggi parleremo del famoso blocco linguistico e di alcuni consigli per superarlo.
È risaputo che in Italia si incontrano delle serie difficoltà nell'imparare le lingue straniere, anche se ci sono persone che si buttano a capofitto in una conversazione senza aver paura del giudizio degli altri e spesso e volentieri riscuotono anche successo. Ma non siamo tutti uguali.
Il motivo per cui sempre meno persone conoscono una lingua straniera è perché, nel metodo scolastico italiano, l'attenzione ricade sempre più spesso sulla grammatica di quella lingua, sull'imparare a memoria una regola e sullo svolgere miriade di esercizi per accertarsi che quanto studiato sia stato appreso del tutto.
Non si può pretendere di imparare una lingua straniera solo con le basi grammaticali. Bisogna immergersi nelle parole, nei suoni, nella pronuncia, negli accenti. La parte fondamentale dell'apprendimento di una lingua straniera e che in Italia viene totalmente trascurata è proprio: PARLARE.
Ricordo benissimo quando a scuola, l'insegnante, quelle poche volte, ci faceva leggere a turno qualche riga di una lettura e ci chiedeva di spiegare quello che si era capito in lingua. Un trauma! La vergogna mi assaliva: e se sbaglio? E se tutti ridono di me?
È proprio la paura di sbagliare e di fallire a sviluppare, nella maggior parte degli studenti, il blocco linguistico. Ora, ti elenco alcuni consigli per superarlo al meglio:
- RICONOSCI LA TUA PAURA. È normale che quando si impara una lingua diversa da quella madre si possono incontrare delle difficoltà durante il percorso. Nessuno si aspetta che tu riesca a parlare perfettamente una lingua straniera in poco tempo: anche un inglese che deve imparare l'italiano riscontra delle difficoltà, quindi keep calm and carry on!
- IMPARA DAGLI ERRORI. Se ti fanno notare che e dove hai sbagliato, non prenderla come una sconfitta. Pensa piuttosto che è proprio dagli errori che si impara; accetta l'errore e porta a casa. La prossima volta andrà sicuramente meglio: non scoraggiarti e buttare la spugna al primo tentativo se la conversazione non è andata come ti aspettavi.
- ESERCITA L'ASCOLTO. Ascoltare è diverso da sentire. Sentire significa semplicemente percepire qualcosa attraverso l'udito. Ascoltare significa, invece, prestare attenzione alle parole di un'altra persona, dunque bisogna concentrarsi, interessarsi e mettere in moto il cervello. Lavorare sull'ascolto (dalla mia esperienza di insegnante) è la parte che gli studenti odiano di più perché ancora convinti del fatto che per parlare correttamente una lingua basti conoscere le regole grammaticali. Invece, mettetevi l'anima in pace, è la parte centrale per l'apprendimento di una lingua straniera. Bisogna ascoltare tutto: canzoni in lingua con testo a fronte, podcast, telegiornali, radio. Ciò non farà altro che allenare il cervello alla percezione del lessico straniero e ti faciliterà anche le cose in una conversazione reale.
- ABBANDONA L'IDEA DI PERFEZIONE. Se inizi a studiare una lingua straniera e pensi che dopo un mese riesci a parlare come un madrelingua, cambia strategia. Questa idea utopica non farà altro che allontanarti dal tuo obiettivo e aumenterà la paura di fallire. NESSUNO È PERFETTO. Vedrai che con il tempo, la costanza e la forza di volontà arriverà tutto.
- CERCA DI CONVERSARE IL PIÙ POSSIBILE CON I MADRELINGUA. Come? Buttati. Non pensarci troppo su, parla, gesticola, divertiti. Se sbagli? Amen. Ti correggeranno. E questo non farà altro che migliorare le tue competenze linguistiche.
- SORRIDI. Tutto se si affronta con il sorriso, a sua volta ti sorride. Anche per una conversazione in lingua è lo stesso. Affrontando una conversazione con il sorriso, sicuramente ti porterà una risposta più positiva. Inizia quindi con un bel sorriso e un saluto amichevole.
- CERCA DI FARE UN'ESPERIENZA ERASMUS. È verissimo che 6 mesi di Erasmus non sono niente e che non imparerai bene la lingua straniera, ma è fondamentale. L'Erasmus, così come un soggiorno all'estero ti obbliga a parlare in lingua e piano piano riesci ad entrare nel meccanismo "devo farmi capire e quindi se sbaglio chissene". Il mio consiglio, infatti, in questi casi, è quello di non stare troppo a contatto con i colleghi italiani. Sforzati di frequentare i nativi del posto e di parlare la loro lingua.
Creati un'occasione per parlare in lingua, anche da solo/a davanti lo specchio, simulando un incontro con un amico straniero. Anche a rischio di sembrare matto/a. Meglio matto/a che monolingue 😂
Spero che l'articolo vi sia piaciuto. Al prossimo!
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