LA FIGURA DEL TRADUTTORE GIURATO: TANTA CONFUSIONE!

 

Foto presa dal web

Eccomi tornata con un nuovissimo articolo: oggi tratteremo un argomento molto discusso, ma altrettanto confusionario: chi è il traduttore giurato e come lo si diventa.


In Italia, a differenza di altri Paesi, la figura del traduttore giurato non esiste, come spiega Luca Lovisolo in un suo articolo. In Germania e in altri Stati del Nord Europa, il traduttore è un funzionario pubblico sui generis; questo significa che al momento dell’iscrizione all’albo dei traduttori in tribunale, supera un esame di Stato e presta un giuramento generale di fedeltà, a seconda delle procedure che variano da luogo a luogo. È così che il traduttore, tramite un timbro, giura fedeltà e conformità al testo fonte, senza recarsi ogni volta in tribunale.

Da noi, in Italia, il traduttore, non prestando alcun giuramento generale, non può definirsi giurato, anche se risulta iscritto all’albo dei consulenti del tribunale. In parole povere, il traduttore, ogni qualvolta ha bisogno di giurare un documento, deve rivolgersi in tribunale per firmare il relativo giuramento di fedeltà, effettuando la famigerata asseverazione. Da qui deriva l’espressione traduzione giurata o traduzione asseverata.


La dicitura traduttore giurato, quindi, si utilizza per comodità: ad essere giurato/a non è il traduttore, ma la traduzione. In molti, spesso, utilizziamo l’espressione inglese: Sworn Translator. Non sono nessuno io per poter confutare la tesi esposta da Lovisolo (ricercatore indipendente in diritto e relazioni internazionali) ma non mi sento di accettarla al 100%. In fondo siamo comunque professionisti che si recano davanti a un funzionario giudiziario per giurare fedeltà a ciò che abbiamo dichiarato.


LA PRATICA DI ASSEVERAZIONE DI UNA TRADUZIONE


Così come non esiste la figura del traduttore giurato in Italia, non esistono procedure univoche per asseverare o giurare una traduzione. Le procedure variano da tribunale a tribunale, per cui, se sei interessato/a a questo tipo di operazione, consiglio di informarti al tribunale della tua zona.

Tornando a noi: in alcune sedi è obbligatoria l’iscrizione al CTU (l’albo dei consulenti tecnici d’ufficio o dei periti, per il diritto penale). Le pratiche burocratiche sono molto lunghe e noiose, ma necessarie. Tutto questo, a differenza di quanto si pensi, non fa di voi un traduttore giurato. In altre sedi, al contrario, l’iscrizione non è obbligatoria ma consigliata. So a che state pensando: quindi può andare chiunque a giurare un documento in tribunale? Teoricamente sì, praticamente la questione è più complessa di quanto sembra, ma ne parliamo tra poco.


COME SI COMPONE UNA TRADUZIONE DA ASSEVERARE


Il plico che va asseverato ha una composizione ben precisa:

  1. TESTO ORIGINALE

  2. TESTO TRADOTTO

  3. VERBALE DI GIURAMENTO

  4. EVENTUALE LEGALIZZAZIONE/APOSTILLE


Il verbale di giuramento non si firma prima di recarsi in tribunale: il giuramento deve avvenire davanti al funzionario giudiziario/notaio, altrimenti la pratica è da rifare. Bisogna inoltre essere muniti di marche da bollo corrispondenti al versamento dei tributi previsti dallo Stato per tale pratica. Importi e modalità di apposizione variano da sede a sede e secondo le norme vigenti in quel dato momento. La cosa migliore da fare è informarsi prima di effettuare qualsiasi tipo di operazione.


IL TRADUTTORE HA DELLE RESPONSABILITÀ?

Asseverare una traduzione non è una pratica burocratica da niente, anzi. E qui ne approfitto anche per rispondere alla domanda di cui sopra. Un errore, o peggio dichiarare il falso, costa molto caro al traduttore: per lui/lei sono previste, infatti, delle sanzioni penali.

Questo anche se il traduttore è iscritto al CTU. L’iscrizione al CTU non deve essere vista come un’assicurazione nei confronti del traduttore. Essa indica solo che il tribunale ha verificato le competenze del traduttore e lo ritiene idoneo a svolgere la mansione assegnatogli.


In conclusione posso confermarvi che nessuno può diventare traduttore giurato in Italia, al massimo puoi definirti: colui/colei che si reca in tribunale per asseverare dei documenti :)

Ma, a me, non dispiace essere chiamata traduttrice giurata!

E voi, cosa ne pensate?


Al prossimo!


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