I CAT TOOL
Eccomi tornata con il primo articolo del nuovo anno.
Sulla mia pagina Instagram (martinadicarlo_traduttrice) ho inserito un piccolo indizio per farvi capire di cosa avevo deciso di parlarvi e molti di voi ci hanno preso 😊
Oggi vi svelo lo strumento "magico" del traduttore: il CAT Tool. CAT non sta però a significare gatto, bensì è l'acronimo di Computer Aided Translation: i CAT dunque non sono altro che strumenti di traduzione assistita, ovvero aiutano il traduttore a svolgere il proprio lavoro.
Questi software sono in grado di analizzare il testo di partenza e di segmentarlo, cioè dividerlo in unità più o meno lunghe in base ad una logica. Ciò permette di identificare e di isolare:
- FRASI MOLTO SIMILI TRA LORO: frasi cioè in cui cambiano solo alcune parole, il segno di punteggiatura o l'ordine delle preposizioni;
- RIPETIZIONI: per esempio le intestazioni a piè di pagina di un documento o di una presentazione;
- CONTENUTO POTENZIALMENTE NON TRADUCIBILE: numeri, segnaposto e via di seguito.
Il CAT Tool salva su un database i segmenti completati dal traduttore e poi glieli ripropone in un secondo momento come suggerimento.
Poniamo un esempio:
Martina mangia la mela sul divano.
Il traduttore la traduce, salvando il segmento nel database per poi passare al successivo. Dopo 10 pagine, compare la frase:
Martina mangia il mandarino sul divano.
In questo caso, il CAT rivela di avere in memoria una frase simile e lo suggerisce al traduttore, che dovrà sostituire solo "mela" con "mandarino".
Tutto questo procedimento è possibile in quanto il CAT è appunto collegato ad una memoria di traduzione (TM), memoria che viene realizzata dal traduttore stesso. Quindi la TM se non viene realizzata tramite la creatività umana, risulta vuota e non utilizzabile.
Una volta terminata la traduzione, il CAT permette anche il controllo qualità della stessa (LQA): in questo modo è possibile capire se ci troviamo di fronte ad una buona traduzione, se si è rispettato cioè il testo originale, l'aderenza a quest'ultimo, la coerenza terminologica, individuare errori di punteggiatura e così via.
Riassumendo, possiamo affermare che il CAT non sostituisce il lavoro del traduttore, ma lo agevola.
Perché?
Una delle tante caratteristiche che il traduttore deve possedere è la velocità. Molto spesso, i miei colleghi possono confermare, le scadenze di alcuni progetti sono molto ridotte; capita anche di dover tradurre 10.000 parole a settimana oppure di dover restituire un documento il giorno dopo che te lo hanno commissionato.
Non essendo macchine in grado di correre velocissimo schiacciando un acceleratore, bensì esseri umani, se dovesse capitare di dover lavorare su un documento che si è già tradotto in precedenza o simile ad esso, il CAT e la memoria di traduzione cui è collegato, assistono il traduttore nel proprio lavoro, suggerendogli frasi già tradotte o simili e permettendogli così di ottimizzare i tempi.
I CAT Tool più utilizzati sono:
- SDL TRADOS STUDIO;
- MEMOQ;
- MEMESOURCE;
- MATECAT;
- SMARTCAT;
- OMEGAT (se qualcuno fosse interessato a scaricarne qualcuno) 😉
Se avete letto l'articolo fino alla fine e lo avete trovato interessante ed utile, lasciate un commento con l'emoticon del gattino!
Al prossimo!
Miao! ❤️ 🐈
RispondiEliminaGrazie Giacomo!
Elimina🐈🖥️⌨️
RispondiElimina