DOCENTE O MADRELINGUA PER L'APPRENDIMENTO DI UNA LINGUA SECONDA?
Eccomi qui tornata con un nuovissimo articolo. Oggi tratteremo un argomento sempre più dibattuto: per l’insegnamento della lingua straniera è meglio affidarsi ad un madrelingua o a un docente?
È una domanda che mi viene rivolta spesso essendo un’insegnante di lingue e la risposta che do sempre è: dipende. Non sempre può considerarsi vantaggioso affidarsi ad un madrelingua per l’apprendimento di una lingua seconda e adesso vediamo perché.
SVANTAGGI DI APPRENDERE CON UN MADRELINGUA:
spiegazioni poco concrete. È vero che i madrelingua (e lo stesso discorso vale per me con la lingua italiana) conoscono molto bene la propria lingua nativa, ma non è detto che conoscano altrettanto bene la lingua seconda. Questo porta il madrelingua a non capire per quale motivo gli apprendenti abbiano difficoltà a comprendere alcuni punti grammaticali o lessicali;
apprendimento automatico. Un madrelingua apprende la lingua nativa in modo automatico e per questo gli/le resta difficile comprendere quali sono le difficoltà che uno studente può incontrare nell’apprendimento di una lingua seconda;
no al metodo “comunicativo”. Un madrelingua tende a risultare meno empatico agli occhi dell’apprendente; troppo spesso egli impone delle metodologie poco consone all’apprendimento, magari anche a causa di inesperienza o formazione inadeguata.
VANTAGGIO DI APPRENDERE CON UN MADRELINGUA:
acquisizione di una maggiore fluidità nel parlato. Ecco perché la mia risposta alla domanda esposta pocanzi è: dipende. Se l’intenzione è quella di potenziare la conversazione, sono la prima a consigliare di affidarsi ad un madrelingua. Chi meglio di lui/lei conosce le più piccole sfumature della propria lingua nativa?
Quindi, riassumendo, il mio consiglio è: non guardare solo alla qualità, ma anche e soprattutto allo stile e al metodo di insegnamento.
VANTAGGI DI APPRENDERE CON UN DOCENTE:
maggiore empatia con l’apprendente. Il docente, che si è trovato ad apprendere quella stessa lingua seconda dello studente (prendiamo come esempio il tedesco) allo stesso modo, sa “mettersi nei panni” dell’apprendente, sa bene quali sono i sacrifici che ha fatto per arrivare a quel livello di competenza e le difficoltà incontrate;
spiegazioni concrete. Il docente sa dare una spiegazione ai tanti dubbi che affliggono gli studenti che apprendono da zero una lingua straniera. Sa dare una risposta concreta ai loro tanti ‘perché’ di alcune strutture grammaticali o lessicali;
rivelazione di piccoli trucchetti. Affinché l’apprendimento sia il più produttivo possibile, il docente (essendo già stato a sua volta apprendente) può, attraverso dei trucchetti, facilitare l’apprendimento dello studente. Per esempio: ai miei studenti di tedesco, per memorizzare la posizione dei complementi all’interno della frase, consiglio sempre di scrivere su un foglio la formula TE – CA - MO - LO, che corrisponde a: tempo, causa, modo, luogo. E … funziona!
Ai miei tempi, sia al liceo che all’università, le lezioni si svolgevano con un docente e con il madrelingua. Con il docente si facevano lezioni di grammatica, sintassi, lessicologia; mentre con il madrelingua ci si dedicava solo ed esclusivamente alla conversazione. Anche agli esami la metodologia era la stessa: con il docente si facevano le classiche tre/quattro prove (comprensione del testo, ascolto, grammatica e writing) e con il madrelingua l’esame orale.
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