LA TRADUZIONE A PIU' MANI
Tornata più carica che mai con un nuovissimo articolo. Oggi, affronterò un argomento ancora poco conosciuto: la traduzione a più mani.
Innanzitutto cosa significa "a più mani?"
Vuol dire che più persone (più traduttori) possono lavorare su una stessa traduzione. Ci sono tre tipi di traduzione a più mani:
- TRADUZIONE IN GRUPPO;
- TRADUZIONE IN COPPIA;
- TRADUZIONE AFFIDATA A PIU' PERSONE SEPARATAMENTE.
Finora mi sono trovata ad affrontare solo la traduzione in coppia e la traduzione affidata a più persone separatamente. Ma vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta.
Il primo tipo (la traduzione in coppia) ho avuto modo di sperimentarlo nella stesura della mia tesi triennale e magistrale insieme alle mie relatrici. Decidemmo di procedere in questa maniera: io traducevo testo per testo, rileggevo la mia traduzione e poi la passavo a loro che la correggevano e poi la rivedevamo insieme nel caso bisognasse correggere alcuni refusi, errori di battitura, punteggiatura etc.
Come ultimo step la lettura decisiva. Sono state le mie primissime traduzioni e vi posso assicurare che, sia se si è agli esordi o se si è già esperti, la vicinanza di una persona competente e con più esperienza, è una benedizione. Le loro correzioni, sempre precise e puntuali, mi hanno aiutata molto nel corso della mia carriera. Quando lavoriamo troppo su un testo, capita che non vediamo più gli errori di interpretazione, calchi, refusi, frasi poco scorrevoli; per questo la traduzione di coppia is always a good idea! ✋
Il secondo tipo (la traduzione affidata a più persone separatamente) è ancora in corso di sperimentazione, ma posso dirvi che non è così male come la descrivono. Nella traduzione affidata a più persone separatamente, ogni traduttore coinvolto nel progetto, lavora su un pezzo di testo (diviso in capitoli o in paragrafi). Poniamo un esempio: ti trovi a lavorare, insieme a dei tuoi colleghi, sulla traduzione di un libro di 500 pagine e a te viene assegnato il capitolo secondo. Prima di procedere con la traduzione vera e propria, è necessario leggere attentamente il capitolo introduttivo e il capitolo seguente a quello a te assegnato (in questo caso il terzo) per capire il contesto in cui si sta operando. A questo punto si può procedere con la traduzione. Una volta terminato il lavoro si procede con la revisione: solitamente se ne occupano i colleghi che hanno lavorato con te nel progetto e sicuramente troveranno (come a tua volta) delle sviste che, chiaramente, correggeranno e saranno anche migliori rispetto alle tue.
Questo passaggio, se da un lato può influenzare negativamente la nostra autostima, dall'altro ci fa acquisire delle consapevolezze che altrimenti non avremmo: ci si rende conto delle proprie fissazioni, dei propri punti di forza e di debolezza.
L'UMILTA' è la dote che non dovrebbe mai mancare ad un traduttore. Se un collega ha avuto una soluzione migliore rispetto alla nostra, chapeau (come direbbe la grande Loretta Goggi)!
Al prossimo!
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