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Visualizzazione dei post da dicembre, 2020

I FALSI AMICI

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  Eccomi qui con un nuovissimo articolo 💬 Oggi vi parlerò dei cosiddetti errori tipici della "pigrizia" linguistica: i falsi amici.  Purtroppo non è facile individuarli, ideale sarebbe non incontrarli mai, ma sono sempre dietro l'angolo, quindi è bene imparare a riconoscerli. Voi vi stareste chiedendo: come? Serve semplicemente tempo ed esperienza prima di capire che di loro non ti puoi fidare. Un po' come accade nelle amicizie, spesso i falsi amici li individuiamo troppo tardi, quando già ci hanno fatto del male... ci fanno sentire traditi, e arrabbiati con noi stessi per non aver interpretato correttamente la loro natura. Ecco, i 'false friends' linguistici sono subdoli allo stesso modo.  In linguistica, scrive Giuliano Merz si dicono falsi amici "tutti quei lemmi o frasi di una certa lingua (L1) che pur rappresentando una notevole rassomiglianza morfologica e/o fonetica con altre espressioni di un'altra lingua (L2), ne differiscono sostanzialmente

TRADUZIONE AUTOMATICA O TRADUTTORE UMANO?

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  Nell'articolo di oggi avrei voluto spiegare meglio che cosa si intende per grammatica di una lingua e quali sono le sue componenti, ma nei giorni scorsi mi sono arrivate delle richieste di chiarimento in merito ai traduttori automatici. La domanda più gettonata è stata: "Perché consigli di non utilizzarli? Alternativa?" Innanzitutto la traduzione automatica è la traduzione di testi effettuata da un computer (basato sull'intelligenza artificiale) senza l'intervento umano. Questo per farvi capire quanto possa risultare poco efficiente.  Sicuramente rispetto ad uno dei primi traduttori automatici, Altavista, hanno subito un'enorme trasformazione e si sono evoluti moltissimo, ma, per quanto mi riguarda, comunque non saranno mai del tutto attendibili.  Per esempio, traduciamo dall'inglese all'italiano e dall'italiano all'inglese.  Traduzione Altavista (testimonianza di Umberto Eco): The Works of Shakespeare = Gli impianti di Shakespeare = The sys

I PARAMETRI DEL TRADUTTORE

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Nell'articolo precedente vi ho parlato di quello che è il mestiere del traduttore e ho promesso che nel prossimo vi avrei parlato dei parametri che il traduttore deve rispettare per ottenere una buona traduzione. Ed eccomi qui 😉 Innanzitutto c'è bisogno di spiegare che cosa significa tradurre e che cos'è una traduzione. Non è facile assegnare una definizione universale alla parola traduzione, ma l'accezione più diffusa nei dizionari della lingua italiana è: "l'azione, l'operazione e l'attività di tradurre da una lingua ad un'altra un testo scritto o anche orale". "Voltare, trasportare da una lingua ad un'altra. Dare l'equivalente di un testo, una locuzione, una parola". Ecco, non è del tutto corretto. Il maestro Umberto Eco, invece, da una definizione diversa al termine traduzione: per lui (ed io sono pienamente d'accordo) non è un semplice trasportare una parola da una lingua ad un'altra, ma è "dire quasi la st

IL MESTIERE DEL TRADUTTORE

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  Purtroppo il nostro mestiere oltre ad essere un mestiere di nicchia, è conosciuto con un'accezione sbagliata: il traduttore, infatti, non si limita semplicemente a trasportare un testo da una lingua ad un'altra, ma deve rispettare altri parametri che vedremo in un articolo a parte.  Altrettanto sbagliata è la concezione che il mestiere del traduttore possa svolgerlo chiunque, per cui cerchiamo di fare un po' di chiarezza.  Prima di tutto è necessario fare una distinzione tra TRADUTTORI ed INTERPRETI . I primi lavorano su testi scritti, i secondi invece si occupano della comunicazione orale (in occasione ad esempio di conferenze, fiere, convegni). Il traduttore può anche essere interprete, ma non è obbligatorio; io, infatti, non mi occupo di interpretariato.  Solitamente, a parte in casi molto rari, il traduttore traduce solo verso la propria lingua madre.  Perché?   A meno che non si vive nel paese in cui viene parlata la lingua straniera, è molto difficile che una perso