TRADUZIONE AUDIOVISIVA VS TRADUZIONE LETTERARIA
Eccomi tornata con un nuovissimo articolo! Oggi affronteremo un tema sul quale si fa ancora molta confusione: la differenza tra traduzione audiovisiva e traduzione letteraria.
Innanzitutto andiamo a definirne meglio il significato.
La traduzione audiovisiva, scrive Elisa Perego, indica “tutte le modalità di trasferimento linguistico che si propongono di tradurre i dialoghi originali di prodotti audiovisivi” ovvero quei prodotti che, per trasmettere i contenuti allo spettatore, utilizzano contemporaneamente il canale acustico e quello visivo, per renderli accessibili ad un pubblico più ampio.
La traduzione audiovisiva comprende diverse pratiche traduttive caratterizzate non solo dal passaggio da una lingua di partenza ad una lingua di arrivo, ma anche dall'interazione di suoni ed immagini. Più nello specifico, la traduzione audiovisiva consiste nell'intervenire su battute e dialoghi in modo da permettere la circolazione di un determinato prodotto in un mercato differente rispetto a quello di partenza.
La traduzione audiovisiva si utilizza per il cinema, la televisione, i VHS e i DVD. Le sue forme sono numerose e spaziano dal celebre doppiaggio all'inconsueta e meno nota descrizione audiovisiva per ciechi (sottotitolaggio o sottotitolazione).
La traduzione letteraria, al contrario, riguarda il genere della letteratura, dunque dalla poesia alla prosa, dai romanzi alle rappresentazioni teatrali, ai saggi, ai poemi e alle canzoni. Un testo letterario è frutto della fantasia, della personalità e, dunque, dello stile dell'autore. L'arduo compito del traduttore sta nel conoscere profondamente lo stile dell'autore, per capirne tutte le sue sfumature, il contesto di riferimento, ciò che caratterizza i suoi personaggi, la verità dei sentimenti e l'evoluzione della storia. Il traduttore, oltre che effettuare la traduzione del testo, deve saper entrare nella psicologia e nei pensieri dell'autore e mantenere intatta la bellezza del testo sul quale si trova a a lavorare.
Essendo due tipi di traduzione molto diversi, le differenze tra traduzione audiovisiva e traduzione letteraria, sono numerose.
Una prima distinzione tra traduzione di materiale filmico e traduzione letteraria è che la prima è intersemiotica, ovvero deve prendere in considerazione il nesso iconico e quello verbale.
La traduzione audiovisiva deve tener conto di fattori situazionali e tecnici: i gesti ed i movimenti del personaggio originale, per esempio, ma anche la messa in scena e la trama, fattori sui quali il traduttore non può lavorare solo con la sua esperienza, professionalità e sensibilità interpretativa perché sono realtà immutabili e prestabilite che non possono sfuggire agli occhi degli spettatori.
La traduzione audiovisiva, in particolar modo la sottotitolazione, si distingue da quella letteraria per alcuni parametri importanti, come spiega il sottotitolatore danese Gottlieb. Essa è innanzitutto aggiuntiva. Infatti, il testo scritto e tradotto si aggiunge alla colonna sonora e ai dialoghi dell'originale, trasportando lo stesso messaggio della versione originale tramite un canale semiotico diverso. È immediata. Lo spettatore non ha la possibilità di rileggere le parti che gli sono sfuggite, in quanto appaiono e scompaiono con la rapidità dei dialoghi e simultaneamente alle immagini del film. È inoltre sincronica. Viene cioè presentata contemporaneamente a questo ed infine multimediale poiché rappresenta uno dei tanti canali di trasmissione del messaggio.
In un secondo momento, a questi parametri, Gottlieb ne aggiunge altri due. La traduzione audiovisiva è anche una forma di traduzione contemporanea perché è strettamente unita alla versione originale in termini spazio-temporali e preparata in quanto creata prima del suo utilizzo, non improvvisata.
Alcune di voi, nel post su Instagram e in DM mi hanno chiesto quale fosse la differenza sostanziale tra doppiaggio e sottotitolazione. Entrambe appartengono alla branca della traduzione audiovisiva, ma ci sarebbe tanto da scrivere in merito alle differenze tra i due tipi di traduzione, al loro utilizzo e ai loro pro e contro.
Se volete ve ne posso parlare in un articolo a parte. Fatemelo sapere nei commenti.
Spero intanto che questo articolo vi sia stato utile e abbiate capito anche quanto ostico possa essere il lavoro di un traduttore, qualunque esso sia (traduttore audiovisivo, tecnico, letterario, editoriale).
Al prossimo!
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